CONTENUTO

Il nemico delle formiche

 

Jonas ha dieci anni. La mamma lo ha portato in campagna dalla nonna e gli ha detto che l’aria lì gli farà bene. Ma Jonas lo sa perché si trova in quello stupido posto di maiali, mucche e puzze. È per colpa del pancione della mamma e del tipo che ieri sera le ha tirato un bel pugno in faccia. Jonas non l’ha mai visto bene. Tutte le volte in cui viene a casa, la mamma chiude a chiave la porta della sua stanza e la mattina, quando gli rifà il letto, gli sorride sempre. Ieri, però, aveva proprio una brutta faccia.

Jonas ha i capelli tutti appiccicati sulla testa. Capelli biondi che quando sono lunghi gli cadono sulla fronte e gli finiscono negli occhi. La mamma è contenta che non sono rossi come quelli di suo padre. Ma Jonas li vorrebbe un po’ più rossi, proprio come quelli di suo padre, anche se non l’ha mai conosciuto, suo padre. È sempre in viaggio, gli dice la mamma. Jonas sale controvoglia le scale di legno quando va nella sua stanza, perché deve passare davanti alla porta di sua nonna che non vuole saperne di lui e non vede l’ora che sparisca. La nonna non lo sa, ma Jonas ha un grande odio nel cuore. Un odio per lei e il suo gatto, un odio per tutti gli «zii» che è costretto a vedere, un odio per il bambino che sua mamma porta nella pancia, un odio per tutti gli animali che passano dalle sue parti.
Quando è solo nella sua stanza, si diverte a osservare le formiche che camminano sul tappeto color cacca, tutto pieno di buchi. Bestiacce striscianti che filano dritto al traguardo: il barattolo del miele. Jonas se ne sta lì, a guardarle senza muoversi. Poi, quando sono tutte belle impiastricciate di miele, passa all’attacco. Gli schiaccia quella stupida testa senza un briciolo di cervello e si guarda lo spettacolo…
Romanzo indimenticabile, che descrive l’universo infantile con parole semplici, crude e vere, Il nemico delle formiche ci mostra da dove nasce la violenza e la collera dei bambini: dal mondo che non li vuole e dal buio che li perseguita giorno e notte.


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